Spedizioni Gratis sopra i 90โ‚ฌ

Mangimi e prodotti in sacco 25kg esclusi

Metodi di pagamento

Bonifico | Paypal | Carte di credito

Accedi o Registrati

L’importanza di una dieta a basso contenuto di cereali

Il cavallo, in quanto erbivoro pascolatore, si รจ evoluto e adattato nel corso degli anni ad una dieta quasi esclusivamente fibrosa. Lโ€™intestino del cavallo รจ infatti un organo particolarmente sviluppato, in grado di fermentare le fibre introdotte con la dieta e ottenere da queste lโ€™energia necessaria per soddisfare i fabbisogni energetici dellโ€™animale. Tuttavia, la moderna gestione del cavallo, accoppiata alle sempre crescenti performance che gli vengono richieste, hanno modificato radicalmente le sue abitudini alimentari: con la scuderizzazione, infatti, la disponibilitร  continua di alimenti fibrosi รจ venuta meno e parte della razione alimentare รจ stata sostituita con alimenti concentrati, costituiti da cereali di varia natura o da mangimi. Questo stravolgimento nellโ€™alimentazione del cavallo ha determinato un innalzamento della quota di carboidrati nella dieta, particolarmente ricchi nei cereali.

I carboidrati possono essere suddivisi in carboidrati strutturali (NDF), che comprendono sostanzialmente la fibra, e i carboidrati non strutturali (NSC), che includono invece sostanze come gli zuccheri semplici, come il glucosio, e i polisaccaridi, come lโ€™amido e i fruttani.

Come detto, il cavallo durante la sua storia evolutiva non ha mai avuto modo di adattarsi a quote cosรฌ elevate di carboidrati, soprattutto non strutturali, che per questo possono causare nellโ€™animale alterazioni digestive e metaboliche che a loro volta possono portare a condizioni patologiche anche gravi. Esiste infatti un gruppo eterogeneo di malattie definite โ€œPatologie degli equini associate ai carboidratiโ€, termine che chiarisce inconfondibilmente lโ€™origine alimentare di tali malattie.

Il cavallo รจ in grado di utilizzare i carboidrati solo dopo averli scissi nelle loro unitร  piรน semplici, chiamate monosaccaridi: questo processo, conosciuto come digestione, avviene ad opera di enzimi digestivi come lโ€™amilasi, prodotto dal pancreas e riversato nellโ€™intestino. La produzione di amilasi nel cavallo รจ tuttavia ridotta, motivo per il quale parte dei carboidrati non strutturali arriva indigerito nel grosso intestino, dove la flora batterica intestinale li fermenta. I prodotti della fermentazione dei carboidrati non strutturali includono sostanze come lโ€™anidride carbonica e lโ€™acido lattico. La prima sostanza รจ un gas che determina nel cavallo una fastidiosa e a volte dolorosa dilatazione dellโ€™intestino con comparsa di meteorismo, mentre la seconda sostanza รจ in grado di abbassare il pH intestinale, creando cosรฌ un ambiente piรน acido rispetto alle normali condizioni fisiologiche. Lโ€™alterazione dellโ€™ambiente enterico determina lโ€™insorgenza di una disbiosi intestinale, in cui lโ€™abbondanza dei microrganismi fermentatori della fibra diminuisce, diminuendo cosรฌ la capacitร  di digerire la fibra, e aumenta invece quella dei microrganismi produttori di acido lattico, aggravando ancora di piรน la situazione e instaurando un circolo vizioso.

La produzione di acido lattico a livello intestinale puรฒ inoltre determinare acidosi metabolica, comparsa di inappetenza, irritazione della mucosa intestinale, diarrea, coliche e laminiti. Non รจ raro inoltre osservare nel cavallo unโ€™alterazione del suo comportamento, che generalmente diventa piรน nevrile e meno tollerante allo sforzo fisico.

Un altro aspetto da considerare รจ il fatto che i carboidrati non strutturali una volta scissi nelle loro unitร  piรน semplici, i monosaccaridi, vengono rapidamente assorbiti dallโ€™intestino e riversati nel sangue, causando lโ€™innalzamento della glicemia. In particolare, maggiore รจ la quantitร  di carboidrati non strutturali che il cavallo ingerisce, come ad esempio in diete ricche di cereali, maggiore sarร  il picco glicemico. Lโ€™organismo del cavallo per rispondere a questo aumento repentino degli zuccheri nel sangue aumenta la produzione di insulina, un ormone prodotto dal pancreas il cui compito รจ quello di favorire la distribuzione degli zuccheri nei tessuti per il loro utilizzo.

Lโ€™elevata produzione di insulina in risposta a elevati picchi glicemici, se protratta nel tempo, determina una minore sensibilitร  delle cellule allโ€™insulina stessa, rendendo in questo modo meno efficace il trasporto degli zuccheri dal sangue ai tessuti. Si instaura cosรฌ la cosรฌ detta โ€œresistenza insulinicaโ€ che costringe il pancreas a produrre maggiori quantitร  di insulina per mantenere una glicemia fisiologica. La resistenza insulinica รจ un fattore predisponente allโ€™insorgenza di coliche, miopatie da sforzo e accumulo di adipositร  ed รจ uno dei segni clinici della Sindrome Metabolica Equina.  

Gli alimenti concentrati rappresentano unโ€™importante fonte di energia per il cavallo, soprattutto se impegnati in attivitร  a livello agonistico, motivo per il quale รจ indispensabile sceglierli con cura. Tra i cereali, lโ€™avena risulta quella piรน facilmente digeribile e tollerata dai cavalli, mentre il mais risulta essere il cereale con la maggiore quantitร  di amido indigeribile, motivo per il quale andrebbe fortemente limitato. Per quanto riguarda i mangimi invece, oltre alle materie prime con cui sono formulati, รจ utile valutarne il contenuto di grassi e la forma fisica. Andiamo con ordine:

  • Per quanto riguarda le materie prime utilizzate nella loro formulazione vale tutto quello precedentemente detto riguardo ai cereali: sempre meglio evitare mangimi con il mais e preferire invece mangimi contenenti cereali piรน digeribili come lโ€™avena e la crusca di frumento. Altre materie prime facilmente digeribili dal cavallo sono le polpe di barbabietola, lโ€™erba medica e le buccette di soia.
  • Altro parametro da valutare รจ il contenuto, e la tipologia, di grassi presenti in un mangime: i grassi, infatti, essendo particolarmente calorici sono dei validi alleati per apportare energia al cavallo in sostituzione a quote piรน o meno elevate di amido. Inoltre, i grassi rallentano lo svuotamento gastrico, rallentando quindi lโ€™innalzamento della glicemia, che cresce cosรฌ in modo piรน graduale. Fonti nobili di grassi sono i semi di lino, ricchi di Omega-3, e la pula di riso, ricca di Gamma orizanolo.
  • Infine, anche i trattamenti termici a cui vengono sottoposti i mangimi cambiano e condizionano la risposta glicemica e insulinemica del cavallo: รจ stato visto come i mangimi pellettati o estrusi determinino un minor innalzamento della glicemia, che si traduce in una minore produzione di insulina, rispetto ai mangimi in farina.

รˆ importante sottolineare che anche il fieno puรฒ essere ricco di carboidrati non strutturali, come zuccheri, amido e fruttani. Per tale motivo รจ importante porre particolare attenzione anche alla qualitร  del fieno, alimento principale di ogni cavallo. Approfondiremo nel dettaglio questo argomento nei prossimi articoli.   

Altri suggerimenti da seguire sempre, in grado di normalizzare la risposta glicemica del cavallo sono i seguenti:

  • Dividere la razione giornaliera in piรน pasti, evitando la somministrazione dei concentrati in unโ€™unica soluzione
  • La somministrazione del fieno deve sempre precedere la somministrazione dei concentrati

Cosa stai cercando?

Inserisci il nome del prodotto che stai cercando

AVVISO

Gli uffici di Unika
resteranno chiusi il 21 e il 25 aprile. 

Lo shop online rimane attivo ed operativo come sempre.

๐Ÿ’š Restiamo in contatto? Seguici

Chiusura estiva

Dal 12 al 16 Agosto saremo chiusi per ferie. Effettua il tuo ordine entro il 07 agosto per riceverlo entro la chiusura! Tutti gli ordini ricevuti durante la chiusura saranno presi in carico il 19 agosto.