Un sondaggio* ha recentemente rivelato che i proprietari oggi sono sempre più attenti e fedeli nei confronti dei cavalli anziani. Noi di Unika vogliamo credere nella bontà di questa ricerca e di questi risultati che testimonierebbero finalmente un’inversione di tendenza rispetto anche solo ad un decennio orsono.
Sappiamo perfettamente che l’universo equestre è costellato di storie di cavalli (alcune più felici, altre a dir poco tristi) regalati o venduti per pochi spiccioli a causa del sopraggiungere della vecchiaia. Senza entrare nel merito di cosa può riservare il destino ad un cavallo venduto o regalato in età avanzata (non è giusto fare di tutta un’erba un fascio) preferiamo rallegrarci del fatto che questa ricerca abbia evidenziato come sempre più persone oggi cerchino di restare al fianco del proprio cavallo fino alla fine, assicurandogli una serena e dignitosa vecchiaia.
La ricerca è stata effettuata nel 2022 da un’azienda di mangimi britannica su un campione di oltre 12.000 persone; di queste il 32,7% possiede un cavallo di oltre 25 anni. La grande fedeltà verso i cavalli anziani è confermata dal fatto che oltre il 58% possiede il proprio cavallo da oltre 11 anni, mentre il 5,7% ne possiede uno di età superiore ai 26 anni. Il 99,3% degli intervistati infine dichiara di voler tenere con sé, fino alla fine, il proprio amico a 4 zampe.
Sullo stato generale di salute il 78% dei proprietari definisce il proprio “vecchietto” in buone condizioni. Il 25,8% dei cavalli presi in esame non presenta problemi clinici importanti; tuttavia, il 44% soffre di una qualche forma di artrite o di rigidità, il 15,2% è affetto dalla sindrome di Cushing ed il 15,2% ha problemi ai denti.
Ma un cavallo quando diventa anziano? Non esiste una soglia d’età uguale per tutti: ogni cavallo è una storia a sé, detto ciò, la ricerca sopra citata ci racconta che il 65,6% dei proprietari intervistati considera anziano un cavallo a partire dai 20 anni. Una tabella basata su una ricerca veterinaria pubblicata su “Equine Resources International“, seppur un po’ datata (anno 2003), ci può però dare un’idea su quanto e quando considerare anziano un cavallo. La tabella, che paragona l’età equina a quella umana, va interpretata con le dovute precauzioni, ma può comunque fornire uno spunto di riflessione interessante.
Età del cavallo | Età umana |
1 | 6,5 |
2 | 13 |
3 | 18 |
4 | 20,5 |
5 | 24,5 |
7 | 28 |
10 | 35,5 |
13 | 43,5 |
17 | 53 |
20 | 60 |
24 | 70,5 |
27 | 78 |
30 | 85,5 |
33 | 93 |
36 | 100,5 |
Quanto vivrà un cavallo e quale sarà la qualità della sua “seconda giovinezza” non sono cose che si possono prevedere, perché sono tante le variabili che entrano in gioco e che possono incidere sulla sua longevità; possiamo però affermare che delle corrette scelte gestionali e nutrizionali possono sicuramente aiutarlo a restare in salute più a lungo e ad invecchiare meglio.
Artriti e rigidità articolari di varia natura, problemi di masticazione, difficoltà respiratorie ed il Cushing sono fra le problematiche più comuni che affliggono i cavalli anziani. In ciascuna di queste situazioni la gestione, l’alimentazione e l’integrazione possono variare notevolmente.
Vediamo alcuni esempi pratici.
Validi alleati nella lotta ai problemi articolari possono essere l’MSM (metilsulfonilmetano), la glucosamina ed il condroitin solfato: elementi più complicati a dirsi che a trovarsi, infatti in commercio esiste una grande varietà di mangimi completi e complementari a base di queste sostanze e specificamente formulati per il benessere delle articolazioni. Allo stesso tempo vi segnaliamo anche l’artiglio del diavolo**: noto per le sue proprietà benefiche e anch’esso semplice da somministrare e reperire (sotto forma di integrazione liquida).
Anche le patologie dell’apparato respiratorio, il cui sintomo più comune è la tosse, affliggono ogni anno sempre più cavalli anziani e, con il sopraggiungere della bella stagione, chi possiede un cavallo con queste problematiche è sempre “in allarme”. In questi casi una gestione attenta e precisa può fare una grande differenza: bagnare o vaporizzare il fieno, evitare l’accesso alle rotoballe, far vivere il cavallo il più possibile all’aria aperta ecc… Fatto ciò possiamo sicuramente integrare la dieta del cavallo con alcuni prodotti a base di piante officinali ed estratti vegetali (es. eucalipto, menta, timo, rosmarino, propoli…) importanti per la salvaguardia delle naturali condizioni fisiologiche del sistema respiratorio del cavallo. Esistono in commercio numerose soluzioni in polvere ed in formato liquido e persino in formato “speciale” come le Unika Balls Herbs.
Più si avanza con l’età più è consigliabile, di tanto in tanto, un trattamento depurativo e naturale. Una buona abitudine questa, ancor più utile nei soggetti che presentano gonfiore agli arti. Lo sapevate che uno degli elementi principe dei trattamenti drenanti è il carciofo? Proprio così: il carciofo (Cynara scolymus) è molto noto e apprezzato per le sue proprietà benefiche soprattutto sul fegato, poiché migliora la digestione, depura il sangue e combatte la ritenzione idrica.
Molti cavalli anziani non riescono ad assorbire in modo efficace tutti i nutrienti dal cibo, cosa che influisce direttamente sul loro aspetto, sul comportamento e su come si sentono. In linea generale potremmo dire che per aiutare i nostri amici a 4 zampe a vivere una serena vecchiaia alcuni consigli utili potrebbero essere:
- Studiare una dieta ad alto contenuto proteico (circa il 16%) per mantenere per quanto possibile in buono stato la massa muscolare.
- Non ridurre la razione giornaliera, anzi aumentarne l’apporto calorico; aggiungendo una quota grassa come ad esempio l’olio.
- Somministrare i giusti pre e pro-biotici per supportare al meglio la salute intestinale.
- Fornire la giusta dose di vitamine e oligoelementi.
- Aumentare le quantità di calcio e fosforo per il benessere delle ossa.
- Nel caso di cavalli con problemi di masticazione (ci sono soggetti che non hanno nemmeno più un dente) scegliere fieno e mangimi di alta qualità e specificamente formulati, così da evitare situazioni pericolose (es. ostruzioni esofagee).
Ricordatevi infine di chiedere sempre consiglio ai vostri professionisti di fiducia, veterinari e nutrizionisti, che sapranno darvi utili indicazioni per gestire al meglio il vostro cavallo anziano.
*(Fonte principale: horsetalk.co.nz)
**Attenzione: l’artiglio del diavolo è all’interno della lista delle sostanze “doping positive” dei regolamenti FEI, per tale motivo l’uso del prodotto “Artiglio” di Unika deve essere sospeso almeno 72 ore prima delle competizioni.