Eccoci al nostro terzo incontro in Unika Blog sezione Naturopatia.
Mi presento, per chi non mi conoscesse. Io sono Sara Maiani, specializzata in Medicine Naturali, Fitoterapia Clinica e Naturopatia. Sono davvero entusiasta di questo progetto perché sento nel profondo del cuore che la condivisione del sapere naturopatico porterà ad una vera rivoluzione nel mondo del benessere animale. Chi si approccia a questa filosofia, a questi saperi antichi, inizia un percorso che lo porterà a scoprire decisamente nuovi mondi, molto lontani dalle strade convenzionali. Sono certa che la scoperta e la ricerca, fatta con scienza e coscienza, possa portare ad un arricchimento del rapporto tra noi ed i nostri animali, perché saremo maggiormente in grado di comprenderli, anche sotto nuovi punti di vista.
L’argomento di oggi ci porta a parlare dell’argilla. Sebbene l’utilizzo di questo rimedio risalga a tempi molto antichi (già egizi e antichi romani utilizzavano l’argilla a scopi medicamentosi), ancora oggi l’argilla non ha perso la sua fama come rimedio dai mille usi. Personalmente adoro questo rimedio perché efficace, di semplice utilizzo e dai rapidi risultati. Vediamo insieme i molteplici aspetti riguardanti l’argilla.
Cosa contiene l’argilla
Non esiste un’unica tipologia di argilla. Tipicamente l’origine dell’argilla, ovvero il luogo da dove viene raccolta, comporta caratteristiche chimiche tipiche della zona di raccolta e la composizione chimica potrebbe pertanto variare da zona a zona. I composti contenuti sono tipicamente sotto forma di ossidi. Generalmente nelle argille possiamo trovare: silice, allumina, biossido di titanio, sequiossido di ferro, ossido di calcio, magnesio, potassio e sodio. Contiene inoltre piccolissime tracce di: ferro, rame, mercurio, oro, argento, stagno, piombo, zinco, cromo, cobalto, selenio, zolfo e cloro.
Quali sono gli effetti dell’argilla?
Mi piacerebbe introdurvi i benefici dell’argilla con un’estrapolazione di una scrittura di Padre Kneipp, padre dell’idroterapia: “l’approfondimento delle mie esperienze mi ha consentito di ampliare le conoscenze delle reazioni dell’argilla e ho scoperto che per molti disturbi non vi è medicina che agisca con altrettanta efficacia e facilità dell’argilla. Guarisce le infiammazioni, attira a sé la materia malata e putrida, guarisce le ferite e le ulcerazioni ed è un eccellente medicamento nelle intossicazioni”.
Dalla scrittura di Padre Kneipp comprendiamo il potere dell’argilla. Infatti l’argilla:
- Agisce sulle infiammazioni
- Agisce rimuovendo dall’organismo “la materia malata e putrida”, ovvero quegli elementi che oggi chiamiamo tossine, elementi di scarto o essudati tissutali
- Agisce sulla guarigione delle ferite
- Agisce sulle ulcerazioni
- Viene utilizzato anche nelle intossicazioni per il suo potente effetto assorbente
Come utilizzare l’argilla nel cavallo?
Come possiamo utilizzare l’argilla per il benessere dei nostri cavalli? L’argilla, nel mondo equestre, è molto conosciuta. L’uso più comune che se ne fa è sotto forma di cataplasmi nelle articolazioni del cavallo per ridurre il gonfiore articolare post lavoro. L’argilla, che tipicamente viene acquistata in soluzioni già preparate, pronte all’uso, viene applicata sulle articolazioni del cavallo post-lavoro, fasciata con fogli di giornale imbevuti di acqua e fasce da riposo (Unika propone Uniklay, la cretata già pronta all’uso, arricchita con mentolo e aloe). L’azione del giornale bagnato funge da conservatore dello stato umido dell’argilla, mentre la fasciatura esterna svolge un’azione compressiva utile nel favorire la circolazione evitando fenomeni di stasi venosa, oltre che evitare che il cavallo vada a rimuovere il rimedio o che il rimedio stesso venga sporcato con i tipici elementi che si possono trovare in box (feci, urine, truciolo o paglia).
L’argilla, sulle articolazioni del cavallo, agisce attraverso un meccanismo di osmosi, andando ad assorbire e ad estrarre dai tessuti tossine ed essudati. Tale estrazione toglie anche calore dalla zona in cui viene applicato, agendo anche come antinfiammatorio locale, aiutando il cavallo nella rimozione del dolore articolare.
In quali casi usare l’argilla?
L’argilla nel cavallo può essere utilizzata in moltissime situazioni:
- Artrite
- Artrosi
- Ascessi
- Cisti
- Contusioni
- Dermatiti eritematose
- Dolore osteo-articolare
- Edemi
- Ferite con schegge o corpi estranei come ad esempio pungiglioni: in questo caso, dopo una pulizia della cute, cospargere con argilla il sito e rimuoverla dopo 2 ore, continuando le applicazioni fino a quando l’argilla non attirerà a sé l’oggetto estraneo
Argilla come pronto soccorso
Ci possono essere tuttavia altri modi in cui utilizzare l’argilla. L’argilla non dovrebbe mai mancare nelle nostre scuderie in quanto può essere un rimedio “pronto soccorso” che potrebbe aiutare il nostro cavallo in momenti di difficoltà. L’argilla infatti dovrebbe essere tempestivamente applicata in caso di:
- infortuni
- contusioni
- punture di insetti come vespe, tafani e mosche cavalline
In alternativa si potrebbe utilizzare un gel a base di Arnica, anch’esso rimedio antichissimo, che svolge un’azione fantastica in caso di infortuni (per informazioni maggiori su questo rimedio vegetale, vi rimando a leggere l’articolo sull’Arnica dell’Unika Blog).
In caso di gonfiori articolari ed in caso di arti caldi l’argilla andrebbe sempre applicata in maniera tempestiva. Dopo aver contattato il veterinario, fornitogli un’attenta analisi della situazione, può essere applicata l’argilla, in attesa che il veterinario arrivi a visitare il nostro cavallo. In questi casi l’argilla andrebbe applicata senza farla seccare, consentendoci quindi di poter monitorare l’arto infiammato senza andare ad effettuare degli sfregamenti con spazzole per rimuoverla.
Cosa ci serve per preparare un cataplasma di emergenza:
- Carta gialla (tipo la carta gialla da macelleria)
- Rotoli di garza (in alcune mercerie fornite si trovano i tessuti di garza in cotone che possono essere acquistate anche a metro)
- Argilla pronta all’uso
Ecco come preparare il cataplasma di emergenza:
- Prepariamo un foglio di carta gialla grande quanto la zona che dobbiamo andare a trattare, tenendoci però circa 5 cm in più per lato
- Stendiamo su un foglio di garza, leggermente più piccolo del foglio di carta gialla, uno strato di circa mezzo centimetro di spessore di argilla
- Posizioniamo la garza sulla carta gialla, mantenendo sempre l’argilla verso l’alto
- Prendiamo il foglio di carta gialla, con sopra la garza e l’argilla e applichiamo sulla cute del cavallo la parte con l’argilla esposta, ricordandosi di chiudere il tutto con una fascia da riposo per tenere l’impacco fermo
- Lasciare l’argilla in posa un paio d’ore e applicare nuovamente seguendo lo stesso procedimento
E per i cavalieri e le amazzoni?
Ma l’argilla è un prodotto interessante solo per i nostri cavalli? Assolutamente no! Lo stesso procedimento che vi ho descritto prima e di cui potete vedere il disegno illustrativo, può essere utilizzato anche su di voi, nei medesimi casi che ho elencato nel capitolo “In quali casi usare l’argilla?”. Vi sono moltissime applicazioni che si possono fare con l’argilla, seguendo genericamente lo schema d’uso che vi ho indicato. Nell’uomo può essere anche utilizzato per:
- Artrite
- Artrosi
- Ascessi
- Contusioni
- Dermatiti da contatto
- Dermatite seborroica
- Dismenorrea
- Dolori osteo-articolari
- Distorsioni
- Edemi
- Eritemi
- Ferite con schegge o piccoli corpi estranei
- Flebiti
- Herpes
- Lombalgie
- Mastiti al seno
- Orticaria
- Nevralgie
- Punture da insetto
- Scottature solari
- Ustioni
- Verruche
Eccoci giunti alla fine del blog dedicato all’argilla. Spero sinceramente che l’articolo possa esservi stato di aiuto nel comprendere i mille usi e i mille poteri di questo fantastico rimedio.
Al prossimo articolo.